Un corto collettivo dedicato ai diritti umani
Si intitola All Human Rights for All – Sguardi di cinema italiano sui Diritti Umani (Italia, 2008, 100′), è un cortometraggio ad episodi sul tema dei diritti umani nel mondo ed è stato prodotto in Italia nel 2008 grazie ad alcuni registi di punta del nostro cinema.
Ideato e coordinato da Roberto Torelli e prodotto da Gianfranco Piccioli per Rai Cinema in occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (proclamata il 10 dicembre 1948 dalle Nazioni Unite), quest’opera collettiva di cinema breve – del tutto no-profit – ha avuto diversi contributi di enti locali italiani e viene distribuita dall’Unione Circoli Cinematografici Arci (UCCA – https://www.uccaarci.com/).
Trenta, fra uomini e donne, i registi e gli addetti a i lavori che hanno contribuito – in modo del tutto gratuito – a confezionare questo particolare corto ad episodi che, dalla sua uscita ad oggi, ha fatto il giro d’Italia ed è stato visto anche da numerose scolaresche, grazie all’enorme portata formativa del suo contenuto.
L’idea di base nacque all’interno dell’Associazione Rinascimento, mentre la realizzazione vera e propria si deve a Settimaluna. Ispirato ai trenta articoli che compongono la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, All Human Rights for All è composto di altrettante storie brevi, della durata di quattro/cinque minuti circa, che narrano ciascuna un tema dei diritti umani come solo il cinema italiano sa fare, grazie al suo particolare marchio di fabbrica.
QUI (http://www.salentofinibusterrae.it/festival_film.php) è possibile leggere l’elenco della maggior parte dei corti; le persone interessate possono scaricare e compilare il modulo di prenotazione di una o più copie della serie completa, che può essere proiettata all’interno di circoli ed associazioni culturali oppure nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado.
L’epoca che l’umanità sta vivendo è intrisa di rigurgiti nazi-fascisti che fanno della xenofobia e dell’intolleranza i propri pericolosi vessilli e, mai come in questo periodo di feste natalizie, che dovrebbero essere trascorse – ancor prima che con le rispettive famiglie – in periodi più o meno lunghi di introspezione spirituale, per predisporci all’accoglienza ed al rispetto di chi è altro da noi – secondo il messaggio evangelico d’inclusione e d’amore – si dovrebbe sentire forte la spinta a denunciare la mancanza di quei diritti fondamentali della persona umana che questo corto ad episodi ha divulgato, ben quattro anni fa, con una cura stilistica fuori del comune. Anche questa è civiltà.