Un amore senza disamore
Eva e Susanna sono amiche da quando erano alle elementari, sanno tutto l’una dell’altra, hanno gli stessi gusti musicali, adorano l’arte; solo a scuola sono all’opposto: Eva è la letterata, Susanna la matematica.
Un giorno il padre di Susanna annuncia il suo trasferimento per lavoro in un’altra regione; per le giovani è un dramma: impossibile fare a meno l’una dell’altra, ma a nulla valgono le loro rimostranze e i loro pianti. Si sentiranno tutti i giorni e si vedranno in chat per raccontarsi i propri successi universitari e i pochi incontri di nessun conto con dei ragazzi coetanei.
Trascorsi gli anni accademici cominciano adare sfogo alla loro passione per l’arte. Una mattina si recano a Milano per visitare il Cenacolo di Leonardo e assistere alla Traviata; a notte fonda, una volta rientrate in albergo si svestono degli eleganti abiti da gran sera e si preparano per la notte, non prima di aver svolto il loro rituale: spazzolarsi i capelli a vicenda.
Susanna, seduta di fronte al comò, osservai gesti lenti e delicati di Eva riflessi dallo specchio; la guardaa lungo negli occhi pieni di voluttà e si accorge che quel che sta provando per lei è un sentimento nuovo, travolgente; attonita, si alza di scatto, si gira e la bacia senza freni. Le due giovani amantisi giurano amore eterno. La notte appartiene aloro, il letto ne accoglie i gesti delicati.
Questa è la storia di due persone come tante, due donne, ma potrebbe essere anche quella di due uomini o di una donna e un uomo; a importare non è il loro genere, non è il loro orientamento affettivo e sessuale, ma il sentimento che le lega: quando ci si innamora, non ci si chiede se la persona che si ha davanti sia etero o omo, anzi, non ci si chiede proprio nulla, che l’amore è cieco e sordo, che l’amore ha parole solo per l’oggetto amato. La storia di Eva e Susanna appartiene alla narrativa sentimentale, è vero, peraltro la dedico a tutti quelli che, come loro, stanno provando o hanno provato la stessa passione squassante.