Un amore profondo
Alcuni grandi amori sono sofferti: l’ardore può tramutarsi in astio, con urla, strepiti, piatti che volano, porte di casa sbattute, “a mai più rivederci”, e ritorni improvvisi, come è accaduto a Loretta Goggi e Gianni Brezza.
Conosciutisi nel ‘79 durante il varietà Fantastico, si corteggiarono per quasi due mesi: Loretta voleva accrescere la conoscenza di quell’uomo così attraente; si diedero il primo bacio nello studio della trasmissione, lei aveva ventinove anni, lui quarantadue.
Gianni, che per Goggi era Giò, non era un uomo facile; focoso, brusco, geloso, “matto da legare”, non cambiò mai atteggiamento durante i trentadue anni di relazione, di cui ventinove di convivenza e tre di matrimonio.
Giò e Loretta non stavano mai zitti: parlavano di tutto e litigavano quasi ogni giorno, ma quegli attriti furono “la linfa vitale” della loro storia d’amore, che divenne una solida e concreta convivenza. Se capitava che una lite fosse più furiosa delle altre, lui le urlava che era finita, faceva le valigie, si portava via un intero armadio di roba e se ne andava sbattendo la porta; dopo un po’ però tornava, fossero tre giorni o tre mesi.
Indossava un guscio che lo aiutava a soffrire di meno per il suo passato di profugo istriano orfano di padre, ma con Loretta poteva essere se stesso senza sentirsi giudicato.
Aveva una fede tutta sua e non era in buoni rapporti con la Chiesa cattolica: la sua compagna non poteva fare la comunione perché era l’amante di un uomo sposato.
Mai una volta durante la convivenza Loretta ha avuto dubbi su quell’amore “ricco e felice”, un amore costruito giorno per giorno, con grande forza di volontà, un “lavoro” che le è costato tanto.
Si sono sposati nel 2008 e ad aprile del 2011 Giò è morto di tumore: “Si muore per la terra, non […] per l’anima” dice oggi Loretta.
Sì, gli amori sofferti esistono e la storia di Gianni Brezza e Loretta Goggi prova che anche una relazione burrascosa può dare frutti duraturi; ci vogliono tenacia e un grande amore per la vita.