The Power of Meditation
Volentieri segnalo dalle pagine di questo blog un cortometraggio animato dal titolo The Misguided Monk (UK, 3′,20”), ideato, scritto e diretto da Thomas Long, con tutta probabilità uno studente della Southampton Solent University, almeno da quel poco che sono riuscita a scoprire attraverso i titoli di coda del corto. Perché vale la pena di parlarne qui?
Per diversi motivi, non ultimo quello che riguarda le autrici e gli autori che si sono specializzati nei video animati, la cui confezione è elaborata e necessita di conoscenze ed abilità che si apprendono a stretto contatto con il PC o il Mac, il web ed i più avanzati programmi di animazione grafica.
Il protagonista della breve storia di Thomas Long è un monaco che, ogni mattina che Dio manda in terra, si esercita nella nobile danza marziale del Tai Ji Quan o Tai Chi Chuan, a seconda che si preferisca la trascrizione cinese standard oppure la translitterazione Wade-Giles. L’anziano uomo è molto ispirato mentre il suo corpo si muove sinuoso a comporre i lenti gesti di quell’antichissimo ballo orientale quando, lo sguardo assorto come di chi è in meditazione, la sua attività viene interrotta dall’abbaiare di un piccolo cane che, con una pallina rossa in bocca, gli si avvicina, gli getta il giocattolo ai piedi e, scodinzolando felice, lo invita a lanciarglielo, affinché lui possa andare a riprenderlo. Il monaco è scocciato ma, suo malgrado, decide di assecondare l’animale affinché quello non faccia più ritorno, in modo da non disturbare oltre la sua pratica quotidiana, ma così non è; il canino torna più allegro e giocoso di prima. Gli occhi dell’uomo non possono che esprimere tutta la contrarietà possibile per quell’antipatico imprevisto, che occorre risolvere al più presto: il nostro protagonista prende di nuovo in mano la pallina ma, a differenza di quanto era accaduto poco prima, questa volta imprime una forza maggiore all’oggetto per scagliarlo ben oltre il limitare dello spiazzo in cui ogni mattina egli svolge i suoi esercizi. Così il piccolo animale inizia a correre dietro al suo gioco preferito, lanciandosi oltre il basso parapetto dell’edificio. Al di sotto del quale c’è solo una massicciata. Non una siepe, né un prato che possa aver attutito il precipitare dell’animale. Il protagonista si rende conto di aver combinato un guaio, così si affaccia sul precipizio ma, non avendo scorto l’animale, pensa che quello se ne sia andato e torna a fare i suoi esercizi. Fino a quando… Il pensiero che quel piccolo cane possa essersi fatto del male non fa stare tranquillo il monaco, cui non resta che andare a cercarlo. Comincia a scendere le ripide scale del monastero con le sue babbucce scivolose e, una volta raggiunte le rocce, incespica e cade in modo rovinoso su un piccolo spiazzo sottostante; una volta riavutosi dalla terribile botta l’anziano uomo si rialza dolorante e, zoppicando, raggiunge la pallina rossa che si è impigliata poco più in là fra due rocce. Dove sarà mai il canino? Il vecchio danzatore lo trova riverso e privo di sensi ad alcuni metri di distanza, ne ascolta il flebile battito cardiaco, lo raccoglie e lo porta nella sua umile casa, al caldo di un caminetto scoppiettante. E si mette nella posizione del loto per vegliarlo in meditazione.
Ed anche in questo caso consiglio a tutte e a tutti voi di guardare The Misguided Monk sino ai titoli di coda, al fine di apprezzare un corto animato ben fatto e davvero bello che consegna ai nostri cuori un messaggio diverso a seconda della sensibilità di chi guarda.
Ben poco sono riuscita a rinvenire sul web in merito al giovane – così credo – autore di questo grazioso video breve, se non che Thomas Long frequenta o ha frequentato l’università di Southampton, che le musiche del suo lavoro – dedicato alla madre – sono di Alex Cowels Hamar, che i suoi ringraziamenti vanno allo staff della sezione Art & Design dell’università e che nel suo progetto accademico in qualche modo deve essere stata coinvolta una casa di produzione di giochi animati per il PC. In ogni caso questo corto, scritto, prodotto, diretto ed animato da Tom Long è un ottimo risultato e potrebbe rappresentare un valido esempio da seguire per quante e quanti si stanno specializzando nei corti animati, magari in vista della presentazione a qualche festival con un concorso al suo interno.
Senza dimenticare l’invisibile potere della meditazione, che calma il cuore e fa bene all’intero organismo.
Guardail corto
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Lidia Borghi