Stati misti
Sono affetta dal disturbo bipolare di tipo II che si manifesta con i cosiddetti stati misti, una sindrome in cui gli episodi depressivi e quelli maniacali si alternano anche in modo molto veloce, con la prevalenza della sintomatologia depressiva.
I miei disturbi affettivi sono quindi rappresentati da un insieme di sintomi che fanno parte sia dell’ambito maniacale sia di quello depressivo. La psichiatria è incline a ritenere che questo rapido alternarsi di stato depressivo e stato maniacale sia una “complessa, variegata, instabile e spesso misconosciuta entità clinica autonoma.”
È terribile guardare la mia depressione laggiù, in posizione fetale, mentre faccio indigestione di delirio nel mio stato maniacale; c’è di tutto, qua sopra: insonnia, pensieri che corrono alla velocità della luce, rabbia, esaltazione, ansia, agitazione, ma siccome questi stati sono tanti e hanno modi e intensità variabili, la psichiatria non è ancora riuscita a catalogarli.
È terribile, sì, perché malgrado io sia una povera esaltata, dallo strapiombo dal quale osservo quel fagottino grigio che mi sta aspettando, so bene di essere anche in stato depressivo e tremo perché la mia psiche sta per spingermi giù dal precipizio e tra poco tornerò a essere una povera depressa. Più si è in alto, più dolorosa sarà la caduta.