Interno giorno. Fuoco fisso sul lavello della cucina. Due mani si muovono svelte intorno ad una caffettiera. Taglio interno: la macchina da presa evidenzia, nella penombra, il suono di una sveglia. Dalle coperte fa capolino il capo biondo di una ragazza. Taglio interno. Il rito della colazione tra madre e figlia. Esterno giorno. L’attesa del bus fa capire a chi guarda che la protagonista, Anna (Liuba Timofti), si sta recando a scuola.
Brevi scene, chiare, comprensibili; nulla è lasciato al caso. La studente ha un amico speciale, Niccolò (Riccardo Rivela), con il quale consuma una bevanda calda prima di varcare la soglia dell’istituto scolastico superiore. Interno giorno. La docente inizia a spiegare, poco dopo lo squillo della campanella. Breve scambio di battute fra Anna e Niccolò: la giovane ha preso una cotta. Un bigliettino contenente poche righe d’inchiostro, vergate a mano, vola da un banco all’altro, ma l’insegnante se ne avvede e, dopo aver letto a voce alta il contenuto del messaggio, chiede con insistenza chi abbia effettuato quel compromettente lancio, alla volta del posto occupato da Sara (Consuelo Natale). Dopo una serie interminabile di secondi di grande imbarazzo, Niccolò fa l’atto di confessare, ma la protagonista del corto gli mette una mano sul braccio per fermarlo e trova il coraggio di alzarsi in piedi e, di fronte all’intera scolaresca, confessa di essere l’autrice del gesto. «Lesbica! Te l’avevo detto…» si sente sussurrare in aula ed Anna, dopo quel primo atto di grande audacia, sentendosi circondata solo da sguardi di condanna senza possibilità di appello, comincia a provare sentimenti di vergogna mista a dolore.
Oggi scelgo io (I, 2012, 12′, 20”) è un cortometraggio a tematica LGBT scritto e diretto dalla giovane filmaker parmense Valeria Savazzi insieme al gruppo Uno come noi, noi come tutti, nell’ambito del progetto Spazio giovani di Parma, con il sostegno dell’associazione LGBT L’Ottavo colore, fondata a Parma sette anni fa dalla stessa Savazzi – che ne è la presidente – insieme ad un gruppo di amiche ed amici: «partito da zero, ma con determinazione e voglia di fare, – sono parole di Valeria –quel gruppo di persone il 2 maggio del 2007 ha dato vita a Parma a un’associazione lgbt divenuta un vero e proprio punto di riferimento anche per la provincia.» (fonte).
Vincitore, nel 2012, del concorso Videoqueer, alla decima edizione del Florence Queer Festival – Festival Internazionale di Cinema LGBT – il corto Oggi scelgo io tratta uno dei temi più delicati dell’omosessualità ovvero quella vissuta nel periodo dell’adolescenza, sui banchi di scuola, a stretto contatto con il pregiudizio che, all’interno degli istituti d’istruzione, sfocia con estrema facilità nel bullismo omofobico.
Dal punto di vista tecnico-contenutistico, il corto è ben confezionato e dà la possibilità a chi guarda di cogliere in pochi attimi il significato delle immagini, denotando la cura e l’ottima capacità di sintesi – oltre alla grande sensibilità – di cui l’autrice è dotata.
La dedica finale del video, subito dopo i titoli di coda, è riservata a tutte e tutti coloro che, al momento della scoperta di appartenere all’altra metà del genere umano, in merito all’orientamento affettivo, si sentono nella terribile condizione di una solitudine sorda, senza soluzione di continuità e senza rimedio alcuno. La scena finale del corto va in tutt’altra direzione e, con essa, l’autrice consegna nelle nostre mani di cittadine e cittadini attivi, dotati di senso civico, la speranza. In che cosa? In un futuro, del tutto a portata di mano, fatto di pari diritti per uomini e donne ed eguale dignità sociale, di fronte alla legge ed al sentire comune. Che cosa serve per fare ciò? La compassione.
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Lidia Borghi