Nozze gay e Anticristo. Un’altra esternazione del Papa emerito
È un uomo fuori dal tempo con manie di protagonismo che continua a divulgare affermazioni gravi e offensive: Joseph Ratzinger ha colpito ancora e questa volta ha coinvolto nel suo delirio il matrimonio egualitario, l’aborto e la procreazione medicalmente assistita.
Le nuove castronerie del Papa emerito sono apparse in un’intervista del 2018, “Ultime domande a Benedetto XVI”, rilasciata al giornalista Peter Seewald e pubblicata in appendice al libro “Benedict XVI The Biography: Volume One” un tomo di oltre mille pagine uscito da poco in Italia in cui l’autore ha riunito molti dialoghi avuti con Ratzinger nel corso degli anni. A pubblicare per primo alcuni passi della conversazione il sito ultraconservatore nordamericano “LifeStyleNews.com”.
Per primo il Papa emerito attacca il matrimonio egualitario, che cento anni fa era considerato assurdo, mentre la società attuale avrebbe dato vita a un credo anticristiano che causa la scomunica di coloro che vi si oppongono. Dice Ratzinger: “La paura di questo potere spirituale dell’Anticristo è quindi più che naturale e ci vuole davvero l’aiuto della preghiera della Chiesa universale per resistere.” Saremmo quindi nel bel mezzo di una dittatura mondiale causata da un’ideologia pseudo umanistica e relativistica che ha a che fare con “l’inganno religioso supremo […] dell’anticristo”.
La matrice è sempre la stessa: si comincia con la decadenza morale della civiltà, che sta portando a una crisi senza ritorno nella Chiesa, per condannare ora questo ora quel tassello della società che secondo il Papa emerito danneggia le fondamenta del Cristianesimo; com’è accaduto l’anno scorso quando, in una lettera che è stata definita “imbarazzante”, se l’è presa con gli omosessuali, responsabili a suo dire di aver introdotto la pedofilia nella Chiesa (“Quegli appunti sconclusionati del Papa emerito”, Tempi di fraternità n° 6, anno 48, pag. 22. NdR.)
La vita di Ratzinger è consacrata alla lotta contro il relativismo, al quale oppone i suoi valori non negoziabili, per cui non c’è da stupirsi delle sue recenti uscite: il mondo è contro di lui e lui è contro il mondo.
E pensare che gli basterebbe sfogliare il libro dell’Amore, il Vangelo, per trovare una risposta certa ai suoi tormenti e il fatto che non si renda conto di vivere nel peccato la dice lunga sulla confusione religiosa che lo affligge.
Le sue parole diffamano nel definire innaturali le relazioni fra persone dello stesso sesso, offendono quando danno la colpa del matrimonio egualitario al “potere spirituale dell’Anticristo”, feriscono le donne quando colpiscono il loro diritto all’autodeterminazione, escludono quando sbarrano le porte della Chiesa alle persone LGBT cattoliche.
A Ratzinger manca la speranza nel genere umano ed è come se lui non ne facesse più parte; è pieno di capri espiatori che gli evitano la fatica di approfittare del messaggio evangelico per andare incontro alle persone con fiducia e amore.
Alle assurde provocazioni del Papa emerito hanno risposto Francis DeBernardo, direttore esecutivo dell’associazione cattolica statunitense “New Ways Ministry” e Felix Neumann, direttore di “Katholisch.de”, l’agenzia d’informazione ufficiale online della Conferenza episcopale tedesca; DeBernardo ha scritto: “Un secolo fa la gente avrebbe pensato che fosse assurdo parlare di viaggiare sulla luna e […] di portare telefoni che fungono da piccoli computer nelle tasche. I tempi e la comprensione umana cambiano, anche all’interno della Chiesa. […] I pensieri di Benedetto appartengono a un’era della Chiesa cattolica che sta per concludersi.” mentre Neumann ha dichiarato: “Sta diventando sempre più difficile diffamare l’amore tra persone dello stesso sesso [e considerarlo] come innaturale o immorale […]; è un cambiamento sociale che non ha nulla a che fare con un presunto ‘credo anticristiano’ o una ‘dittatura mondiale’ ideologica, soprattutto perché vi sono ancora persecuzioni cristiane e sociali e soppressione di omosessuali da parte di alcuni cristiani.”