Lana e i suoi sette mariti
Al cinema era ritenuta una femme fatale, nella vita era una ragazza amabile e bisognosa d’affetto; Lana Turner, nome d’arte di Julia Jean Turner, fu una grande star del cinema hollywoodiano degli anni ‘40 e ‘50. Un giorno stava marinando la scuola quando un giornalista dell’”Hollywood Reporter”, William Wilkerson, la notò in un bar, rimase colpito dalla sua bellezza e le regalò il passaporto per il successo: la presentò al regista Mervyn LeRoy che la fece esordire al cinema. Era il 1937, Julia aveva 16 anni, il mito di Lana sarebbe nato di lì a poco. A vent’anni sposò il musicista Artie Shaw, il matrimonio durò un anno, poi arrivò l’attore Steve Crane, padre di Cheryl, l’unica figlia avuta da Lana; 2 anni dopo il divorzio. La diva era bella al punto tale che lo Star System coniò per lei l’epiteto di Lanallure, a indicarne la gran classe; ancora oggi è considerata la star che ha dato più da vivere ai giornali di gossip. Nel 1946 il milionario Henry J. Topping la chiese in sposa, le nozze durarono 4 anni. Poi ci fu Lex Barker, il Tarzan del cinema, sposato nel 1953; rimasero insieme 4 anni. Lana era una donna da colpi di testa, ma era diversa da come la dipingevano, era innamorata dell’amore e finiva sempre per cacciarsi nei guai. Dal ‘60 al ‘62 fu la moglie dell’allevatore Fred May, poi giunse il playboy Robert Eaton, suo marito dal ‘65 al ‘69. L’unione con il mago Ronald Dante, durata 3 anni, fu l’ultima della sua agitata e difficile vita piena di violenza, come quella subita da Johnny Stompanato, un gangster che aveva perso la testa per lei. Nella sua biografia Lana parlò di “sofferenze atroci”. L’epilogo fu tragico: dopo l’ennesima lite la figlia minorenne della donna pugnalò l’uomo al ventre e lo uccise; al processo venne assolta per legittima difesa. Per l’America perbenista quella passione perversa costituiva uno scandalo impossibile da accettare. Lana ha vissuto la sua vita a manetta, eppure è sempre stata la bimba dolce e romantica dei giorni dell’infanzia.