L’airone e la dama bianca
L’amore tra Fausto Coppi e Giulia Occhini esplode nel 1949. Lui è l’airone, la leggenda del ciclismo mondiale, lei la moglie di un medico condotto di un comune del varesotto. Si conoscono l’anno prima alla fine di una gara, si scrivono lettere ogni giorno, poi escono allo scoperto e nel 1953 vanno a vivere insieme.
Scoppia lo scandalo: l’Italiettapuritana e bigotta appena uscita dalla guerra li condanna, così come farà il tribunale: adulterio e abbandono del tetto coniugale. Le pene vengono sospese con la condizionale.
La dama biancadiventa il bersaglio dei perbenisti, “vizi privati pubbliche virtù”. Lei ha abbandonato figli e marito e sempre lei ha sedotto il grande campione che, si sa, la femmina provoca e il maschio cede. Lei è la prostituta. Pio XII lancia i suoi strali contro quella relazione proibita, le donne sposate la odiano. Forse per invidia?
La coppia si sposa in Messico, poi Occhini va a Buenos Aires a partorire il “figlio della colpa”; se lo avesse fatto in Italia, il bambino non avrebbe potuto portare il cognome del padre.
Angelo Fausto, detto Faustino, nasce nel 1955, 2 anni dopo il rischio di una rottura fra Coppi e Occhini: il campione è geloso di un velocista, tal Petrucci, che in segreto frequenta la dama bianca; Fausto non ci pensa due volte e lo fa cacciare dalla sua squadra, la Bianchi.
La sua attività sportiva ne risente e non solo per il tradimento, ma anche perché la tifoseria gli si è rivoltata contro, segno che l’italico odio ha contagiato pure quella.
Nulla da fare, Giulia Occhini, bella e sensuale, è la causa di tutti i mali di Fausto Coppi, timido e schivo, è la femme fataleche può permettersi di tradire il marito e andare in giro a far danni. Lei è “l’altra donna” che, siccome è stata capace di rubare il marito a un’altra, di sicuro può farlo ancora, può peccare ancora, dare scandalo, avviare relazioni proibite, e pazienza se a farne le spese è il campionissimo, l’importante è infangare una persona in nome del giudizio morale.