Farmaco gender e Triptorelina. Le tenebre del fondamentalismo contro la luce della scienza
Tra marzo e aprile 2019 Avveniree la stampa di destra hanno pubblicato degli articoli dai toni assurdi per denunciare l’uso di un fantomatico farmaco genderche farebbe cambiare sesso ai bambini e alle bambine con varianza di genere. Ethan Bonali, uomo trans, mi ha aiutata a capire.
Il medicinale si chiama Triptorelina Pamoatoesi usa “per il trattamento del carcinoma della prostata (…) in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone.” (cifav.it)
Ethan mi dice: «Èusata off label, cioè per scopi diversi da quelli per cui è nata e viene somministrata ai minori con disforia di genere profonda per ritardare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari; non ha controindicazioni, non induce la transizione, ma dà al minore un po’ di tempo per riflettere sul proprio corpo.»
Il farmaco è a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale per aiutare le famiglie meno abbienti, poiché costa oltre 2.000 euro l’anno.
Ecco alcuni titoli di stampa farneticanti:
“La sanità pubblica passa la puntura per far cambiare il sesso ai minori” – La Verità
“L’identità di genere diventa un’opinione” – Il Foglio
“Ci costringono a pagare il farmaco che fa cambiare sesso ai ragazzini” – La Verità
“Il caso del farmaco gender: al via indagine in Senato” – Avvenire
Un anno fa il Centro Studi Livatino ha dichiarato che la Triptorelina“mostra una serie di gravi controindicazioni, che la disforia di genere non esiste, che le persone trans sono dei ‘casi da Cottolengo’, che sono semmai da curare, non certo da proporre come modelli culturali e che sui bambini vengono fatti degli esperimenti.”
Tra le fesserie ideologiche diffuse da Avveniree dalle testate di destra la più ridicola sottolinea l’alto numero di bambini coinvolti, ma i casi di minori con disforia di genere che assumono il farmaco sono fermi a 251 da tredici anni,«perché il Comitato Nazionale di Bioetica ha messo dei paletti rigorosi, ma la stampa ha preferito puntare sull’emotività delle persone.» continua Ethan.
Alcune forze politiche stanno tentando di mettere in discussione la libertà di scelta delle persone in merito al proprio corpo per limitarne i diritti,così veicolano informazioni false. Un esempio fra tanti? La presunta somministrazione abusiva della Triptorelinaa minori gender variantche rientrano nello spettro autistico, ma non è vero. Dice Ethan: «Gli esperti che affiancano un minore autistico a cui sia stata diagnosticata la disforia di genere sanno che la condizione autistica non collide con la transizione. L’autismo non è una malattia mentale, ma siccome i gruppi fondamentalisti invocano la tutela dei minori autistici per giustificare la negazione del loro diritto all’autodeterminazione, li strumentalizzano.»
Queste forze stanno facendo di tutto per far annullare una decisione – che non può essere messa in discussione – che è frutto di un lungo lavoro scientifico e si sono rivolte al Senato affinché abolisca la Determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2019. Bonali aggiunge: «Non è possibile contestare le prove scientifiche del CNB e dell’AIFA, che vengono da fonti autorevoli, perciò non resta loro che dire che l’identità di genere non esiste, che è un’invenzione e che tutto ciò è solo una montatura.»
I medici che si occupano di varianza di genere in età evolutiva hanno il dovere di aiutare i minori a esprimere completamente quello che sono e di ascoltarli senza ostacolarli, per capire come si sentano dentro il loro corpo, siccome però c’è di mezzo la minore età, emergender! Giù le mani dall’infante!
La conclusione di Ethan Bonali: «Quello dei minori gender variantè un corpo transgender, così come lo è il mio. Ho il diritto di gestirlo come voglio? E la società ha il diritto di porvi dei veti? Di chi è il mio corpo? Che valore hanno le mie scelte per gli altri? Loro pensano che stia mettendo in pericolo il mio corpo perché ho messo in discussione una realtà che viene definita naturale. Questo è il nodo della questione.»