Diversity Lab lancia i Diversity Media Awards
di Lidia Borghi
A maggio 2016 si svolgeranno i Diversity Media Awards. L’evento, che sarà presentato da Fabio Canino, è stato voluto da Francesca Vecchioni, fondatrice e presidente di Diversity, il gruppo che si prefigge lo scopo di combattere la discriminazione legata all’orientamento affettivo e sessuale e all’identità di genere. Strutturati sulla falsariga dei GLAAD(Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) Media Awards, che da 27 anni premiano negli Stati Uniti i media che si sono distinti per una descrizione precisa ed inclusiva della comunità LGBT, i DMA avranno il supporto di Discovery Channel Italiae lo sponsor di Google; dal primo aprile prossimo anche il pubblico potrà votare per ognuna delle otto categorie sottoelencate, sul sito www.diversitylab.it.
La base di partenza di questi premi è il Diversity Media Report, il bilancio di 10 anni e 6 mesi di analisi di oltre 20.000 telegiornali nazionali di Rai e Mediaset e di quasi 500.000 notizie, dalle quali sono state estrapolate le 1.611 riguardanti l’àmbito LGBT. I risultati dello studio sono stati resi noti durante una conferenza stampa che si è svolta il 20 gennaio scorso a Milano, nella sala Alessi di palazzo Marino: l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino, ha aperto i lavori rimarcando l’impegno della Giunta Pisapia per una politica di lotta attiva al bullismo omo-transfobico ed alla discriminazione.
Durante l’incontro tre relatrici hanno presentato gli esiti dell’indagine: Tiziana Vettor, direttrice del Centro Interdipartimentale per gli Studi di Genere-ABCD Università Milano Bicocca ha evidenziato come la ricerca sia “importante non solo per il contenuto […]ma anche per l’utilizzo di specifici e imparziali criteri di analisi grazie al coinvolgimento di numerose Università italiane […].” Monia Azzalini, responsabile della ricerca Diversity Media Report-Osservatorio di Pavia ha affermato che “in Italia i TG rimangono la fonte d’informazione principale […]. L’analisi […] dimostra che le questioni LGBT hanno avuto una copertura altalenante, al traino della politica. Gli anni più recenti evidenziano un trend in crescita. In particolare il 2015, con un picco di news sui diritti civili.” Maria Luisa Bionda, responsabile ricerca DMR Entertainment-2B Research, ha sottolineato che “mai come oggi i media sono profondamente correlati con le identità. Individuali, collettive e di gruppo. Proprio per questo legame […]è determinante una rappresentazione piena e completa delle ‘diversità’. Solo in questo modo sarà infatti possibile per l’individuo una piena realizzazione ed una libera costruzione della sua identità privata e sociale.“
Per il giornalismo televisivo italiano le questioni LGBT hanno importanza marginale, anche se la società civile sta facendo sentire la sua voce, quindi l’agenda delle redazioni Rai e Mediaset si regola di conseguenza.
Un ultimo dato: le notizie riguardanti le persone LGBT sono poche e, fra le 232 analizzate nel periodo preso in esame, il 49% è risultato non candidabile mentre, sulle 118 che lo sono, solo 57 hanno ricevuto un punteggio medio sufficiente per essere candidabili ai DMA.
CINEMA-Miglior Film Italiano
Io e lei
Né Giulietta né Romeo
Vergine Giurata
RADIO-Miglior Programma
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Lateral, Radio Capital
Pinocchio, Radio Deejay
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Buone Feste dalla famiglia Frozen-Disney Junior
Microonde e gustose sorprese-Findus
Milioni di passioni-Tim Vision
TV-Miglior Serie Italiana
È arrivata la felicità-Rai Uno
Ragion di Stato-Rai Uno
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TV-Miglior Serie Straniera
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Faking it-MTV Next e MTV8
Grey’s anatomy-La7 e Fox Life
TV-Miglior Programma
Che Tempo che Fa-Rai Tre
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Sconosciuti-Rai Tre
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