Dire tutto per non dire niente. Intervista a Gabriella Segarelli
Gabriella Segarelli, fondatrice di Effatà Editrice insieme al marito, Paolo Pellegrino, mi ha rilasciato un’intervista a proposito di alcuni libri su fede e omosessualità presenti nel catalogo, un grande e cospicuo repertorio di testi che offrono risposte agli aspetti più disparati della vita delle persone cattoliche; delle guide ragionate, insomma, dei manuali che sembrano usciti dalle parrocchie e che hanno la pretesa di essere utili anche a chi credente o cattolico non è, pur essendo rivolti ai soli individui battezzati. Ad alcune domande Segarelli ha dato risposte molto brevi e perentorie e ha perso così l’occasione di approfondire degli argomenti scomodi per la Chiesa cattolica, preferendo girarci intorno; se a ciò si aggiunge la reticenza e, ben camuffata, la volontà di porsi contro chi non la pensa “come noi”, si desume che l’intervista ha dato pochi frutti. Così diventa una contraddizione estrema quella tra il riferimento costante al Catechismo, che considera le persone LGBT come esseri riprovevoli e la presenza di qualche titolo LGBT fra quelli stampati, che rientrano in una scelta editoriale definita “di sempre”.
Quando è nata Effatà Editrice e grazie a chi?
L’abbiamo fondata mio marito Paolo Pellegrino ed io nel 1995 con il desiderio di pubblicare libri che aprano la mente e il cuore. Effatà è una parola aramaica che significa “Apriti” ed è stata pronunciata da Gesù, secondo il Vangelo, nel brano del miracolo verso il sordomuto. Negli anni Novanta del secolo scorso, il cardinale Carlo Maria Martini aveva dedicato una lettera pastorale ai media intitolata Effatà, apriti nella quale scriveva che il compito di chi si occupa di comunicazione è quello di aprire gli orizzonti e nutrire il cuore degli uomini e delle donne di oggi. Era esattamente quello che stava a cuore a noi, per questo abbiamo deciso di dare questo nome alla nostra casa editrice. Effatà ha visto la luce nella mansarda di casa nostra, negli anni è cresciuta e si è irrobustita e oggi è una realtà editoriale alla quale collaborano una decina di persone, fra le quali il nostro figlio maggiore, sua moglie e me. Mio marito dal 2010 dirige la ditta gemella dell’editrice, “Effatà Tour”, che abbiamo fondato con l’idea di organizzare viaggi culturali e vacanze studio.
Qual è il pubblico al quale sono rivolte le opere che pubblicate?
Ci rivolgiamo alle persone in ricerca, credenti e no. A chi scava dentro di sé e scruta gli avvenimenti per trovare un senso. A chi, già inserito in parrocchia o nei gruppi, desidera riscoprire le radici profonde della propria fede. A chi è assetato di spiritualità.
Perché spiritualità e non religione? Cosa viene prima? Sono due concetti complementari?
La distinzione, a mio parere, non è tanto fra spiritualità e religione, quanto tra fede e religione. Il cristianesimo non è l’adesione a una teoria, ma l’incontro con una Persona, Cristo, e la decisione di camminare alla sua sequela. E questo implica una trasformazione non solo della mente, ma anche del cuore, dello spirito, del mondo interiore. Una parte di noi che ha bisogno di essere nutrita e allenata esattamente come il corpo e la mente.
Sul sito della casa editrice si trovano alcuni libri dedicati al tema della fede cattolica connessa con l’omosessualità, una scelta di notevole apertura per una casa editrice cattolica tradizionalista.
Sono pubblicazioni perfettamente in linea con le nostre scelte editoriali di sempre, ma non siamo gli unici editori cattolici a pubblicare libri su questo argomento.
Avete in progetto di pubblicare altri libri a tema?
Si, abbiamo delle idee editoriali che stiamo sviluppando.
Può accennare a qualcuna di queste idee?
Di solito non diamo anteprime, i nostri lettori lo sanno.
Lo scoglio più grande da superare affinché possa instaurarsi un dialogo vero tra le persone LGBT e la Chiesa cattolica è rappresentato dal Catechismo: la parte relativa all’omosessualità, affrontata negli articoli 2357, 2358 e 2359, parla di atti intrinsecamente disordinati, di inclinazione oggettivamente disordinata e della chiamata alla castità; lei cosa ne pensa?
Il Catechismo è un faro che illumina la strada dei cattolici e che a distanza di anni viene a volte rivisto alla luce di nuove interpretazioni esegetiche o di nuove istanze da parte della società civile o di scoperte nell’ambito scientifico. Perché la Chiesa scruta costantemente i segni dei tempi. Le ultime encicliche ed esortazioni di Papa Francesco vanno proprio in questa direzione e offrono molti spunti su cui riflettere e interrogarsi. I libri che abbiamo pubblicato sulle tematiche legate all’omosessualità e alla transessualità non hanno l’intento né la pretesa di prendere posizione rispetto al Catechismo. Sono testi che danno voce a persone che raccontano la propria realtà, un’umanità spesso ghettizzata ed emarginata, nonostante lo stesso Catechismo inviti i credenti ad un’accoglienza fatta di rispetto e delicatezza. Sono persone, in particolare, che gridano il proprio desiderio di vivere una spiritualità forte e integrata all’interno della Chiesa. Abbiamo deciso di pubblicare questi testi perché siamo convinti che l’ascolto e la conoscenza reciproci siano il primo passo per camminare insieme. Mi preme infine sottolineare che, a livello pastorale, esistono in molte diocesi, dal sud al nord Italia, preti e laici che si dedicano alla cura spirituale delle persone omosessuali e transgender e associazioni di genitori e famiglie cristiane con figli omosessuali che condividono il loro cammino umano e di fede. Effatà, insieme ad altri editori cattolici, non fa che amplificare e diffondere, attraverso i propri libri, una realtà che già esiste ed è molto viva.
Ciò non toglie che il vostro catalogo sia composto di libri strutturati secondo il cattolicesimo ortodosso, quello stesso che si trova in linea con una società omofoba che considera le persone LGBT dei soggetti di serie B quando non invisibili, come nel caso degli individui trans.
La Chiesa non è un monolite, ma un corpo vivo con tante membra: il corpo di Cristo, per un credente. Per noi è importante che tutti i battezzati possano avere uguale dignità e accoglienza. Un punto di vista che è in linea con il Vangelo e che ispira anche le nostre scelte editoriali. Nel nostro catalogo coesistono collane di teologia, spiritualità, tematiche legate alla famiglia e all’educazione, sussidi e manuali per catechismo e attività parrocchiali, libri per vivere meglio con se stessi e gli altri. Si tratta di un orizzonte ampio e variegato, ma la motivazione che sta dietro a ogni nostra pubblicazione è sempre e solo una: aiutare il lettore ad aprire la mente e il cuore.