Amori impossibili
Gli amori sono di tanti tipi, appassionati, burrascosi, fiabeschi, milionari, poi ci sono quelli impossibili: si incontrano, si amano, si desiderano, sanno di appartenersi, si giurano amore eterno, ma si separeranno e magari si incontreranno di nuovo dopo molti anni.
Se si escludono i fiabeschi e quelli milionari, che di solito coincidono, negli amori impossibili è come se la serendipità avesse fatto cilecca e non c’è verso che due persone possano ritrovarsi e amarsi come e più di prima. Che cosa induce a dir di no, quando si potrebbe vivere sereni accanto alla persona amata per il resto della vita? Di sicuro la paura gioca un ruolo nodale: c’è chi teme di soffrire o di lasciarsi andare, chi di innamorarsi troppo, come cantava Battisti, o di impegnarsi in una relazione che crede di non riuscire a portare avanti perché assai impegnativa. Ècosì che molti amori vengono troncati sul nascere, è così che crollano sotto il peso dei sensi di colpa e il più delle volte si lasciano dietro una scia di rimpianti senza fine, che tornerà a tormentare le persone per tutta l’esistenza. Si dice cheal raggiungimento degli antasia di rigore fare un bilancio della propria vita; non sarebbe bello raggiungere quel traguardo accanto alla persona amata, anziché contare gli anni trascorsi a rammaricarsi per ciò che sarebbe potuto essere, ma non è stato, magari in totale solitudine? La solitudine è una brutta bestia alla quale non ci si abitua: ci si deprime, si comincia a rinchiudersi in se stessi, la casa diventa una prigione, il divano e il telecomando amici silenziosi e magari c’è un animale da compagnia sul quale si finisce per riversare tutto l’amore che si ha dentro. Quanto sarebbe stato bello se, un giorno di tanto tempo fa, di fronte a quel bivio si fosse scelta la strada giusta.