Amori diversi e buon ragionare filosofico
Recensione del libro Il matrimonio omosessuale è contro natura. (Falso!) di Nicla Vassallo, Idòla Laterza, Bari, 2015
di Lidia Borghi
Oltre che su Tempi di fraternità di aprile 2015, la recensione è disponibile anche sul sito della casa editrice Laterza, al seguente LINK
Nicla Vassallo è docente universitaria, filosofa, epistemologa e scrittrice; sul suo sito professionale – www.niclavassallo.net– è possibile farsi un’idea precisa delle sue pubblicazioni.
A gennaio del 2015 ha visto la luce un volumetto di 130 pagine – ben tredici delle quali riservate alla sola bibliografia – in cui Vassallo affronta uno dei temi più scottanti, nel nostro Paese, quello del matrimonio fra persone dello stesso sesso; all’inizio di febbraio il libro era già in ristampa.
Negli otto capitoli di cui il saggio è composto, la docente si avvale del metodo filosofico del buon ragionare al fine di sgretolare tutte quante le più note asserzioni di coloro – e sono davvero tanti in Italia – che si oppongono al same-sex marriage. Vediamo quali, utilizzando come traccia l’indice del testo.
Il matrimonio fra persone dello stesso sesso minaccia quello sacro, nonché la complementarietà fra maschio/uomo e femmina/donna, ai quali spetta di mettere al mondo delle creature, inoltre le persone omosessualiche instaurano relazioni d’amore sono contro natura, ammalate e promiscue; da ciò consegue che solo l’eterosessualità è buona, ergo: il same-sex marriageminaccia il matrimonio tradizionale, pertanto quel tipo di unione non s’ha da fare.
Con un’operazione chirurgica che si avvale del rasoio della logica, Nicla Vassallo affronta ognuna delle otto opposizioni in modo da distruggerle, finendo per smascherare i pregiudizi legati ad esse; un esempio aiuterà a chiarire quanto appena esposto:
“Il concetto di disgusto si ritrova al centro di alcune argomentazioni contro il matrimonio same-sex, matrimonio che costringerebbe alcuni o molti cittadini ad accettare quanto per l’appunto avvertono come disgustoso. Ma se da un lato si potrebbe sostenere che il matrimonio tradizionale costringe alcuni o molti cittadini ad accettare quanto trovano disgustoso (…), dall’altro vietare il matrimonio same-sex sulla base di argomentazioni del genere risulta insensato quanto vietare ad alcuni di cibarsi di insetti, facendo leva sul disgusto che altri provano per l’entomofagia.”
(pagg. 100/101 della prima edizione)
Durante la lectio magistralis Ragion pubblica e amori diversi, svoltasi il 18 febbraio 2015 a Genova, presso la sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, la Vassallo filosofa è tornata sui temi affrontati nel suo libro, per approfondire alcune questioni: nelle nazioni più incivili – e l’Italia si trova fra esse – l’assenza del matrimonio same-sexha come risultato quello di negare umanità alle persone lesbiche e gay; nel nostro Paese la regressione è totale e ciò si verifica, oltretutto, in netto contrasto con la tradizione filosofica europea; per fare solo un esempio, Kant parlava dell’uso pubblico della ragione, pertanto la Nazione in cui viviamo si colloca fra quelle irrazionali, in merito al modo di considerare gli amori diversi.
La buona filosofia – continua Vassallo – consiste nel ragionare bene, con lo scopo di rispondere ad istanze civili come il matrimonio same-sex; in tal senso, la ragion pubblica ha opposto ad esso un muro di gomma, che fonda la sua base sulla norma eterosessuale, alla quale non è possibile derogare. Pertanto, il buon ragionare filosofico ci aiuta a liberarci dei pregiudizi, togliendo loro la maschera e fornendo a quella stessa ragion pubblica i mezzi necessari ad uscire dalle sabbie mobili della disuguaglianza.
Domande quali: che cosa è normale? Che cosa è consueto? Che cosa è morale o immorale?occupano la maggior parte delle pagine del libro in questione; in esso il buon ragionare filosofico è messo a disposizione delle persone, per dar loro la possibilità di rispondere ad una domanda: “Se non comprendo bene qualcosa, come faccio ad assumermene la responsabilità?”
In termini filosofici, per usare le parole della scrittrice:
“Non si dimentichi, tuttavia, che nel nostro paese il matrimonio, in qualche misura, si presenta come un contratto anomalo non solo e non tanto perché stipulabile esclusivamente tra due persone, ma soprattutto perché stipulabile tra due persone di sesso opposto: quale altro contratto impone la differenza sessuale tra i firmatari?”
(pag. 96 della prima edizione)
Perché è bene leggere il libro Il matrimonio omosessuale è contro natura. (Falso!)? Perché la differenza che passa tra la convenienza e le convinzioni derivanti dal buon ragionare filosofico, con il suo sgretolamento dell’irrazionalità, ci pone nella condizione di comprendere quanto sia stupida e spiacevole l’opposizione al matrimonio fra persone dello stesso sesso, opposizione che, stante la complessità del funzionamento del linguaggio, ci fa apparire in tutta la sua incoerenza l’asserzione contenuta nel titolo; per citare l’autrice: “Che una certa cosa venga definita o ritenuta in un determinato modo non comporta affatto che sia vero o giusto che essa sia in quel modo.”
“Love is love” (Barak Obama on Twitter)