Alcuni saggi consigli
Ricorda chi sei, da dove vieni, la tua stella polare sia la tua anima, dove va lei vai tu, non abbandonarla, ti starà sempre accanto quando sarai disperata. Il tuo cuore sia la sua casa, non toglierla da lì, non sradicarla.
Per quanto difficile sia, i ricordi terribili dell’infanzia non limitino i tuoi passi incerti nel presente, nessuno può sciogliere il dolore delle offese subite nel passato, ma un sano vaffanculo può aiutarti a sorriderne quando sarai incazzata nera e urlerai a squarciagola “Basta!” Che sia il tuo mantra quella parola categorica che caccia via ogni dubbio e che non si può fraintendere.
Bada a chi vuol prendersi gioco di te, a chi vuole dominarti o farti sentire inferiore o idiota, sei troppo fragile e indifesa per riuscire a tener testa ai prepotenti; sei una persona buona e la tua bontà la fiutano da lontano come una fiera il sangue della preda ferita, è il destino delle persone sensibili.
Tanto mite quanto impulsiva: non partire in quarta sgommando, pensaci bene prima di agire, prenditi tutto il tempo che ti serve, affinché tu non debba esclamare, poi: “Ci avessi pensato prima!”
Prendi esempio ma non mitizzare, quando crollano, i miti fanno male.
Non maledire la depressione, è lì, ce l’hai e non ci puoi far nulla e non pensare che i tuoi stati maniacali siano la tua droga quando stai lassù e inizi un nuovo progetto con slancio rinnovato, non pensare che non vorresti scendere più e che quella cazzo di depressione rovinerà il tuo bellissimo lavoro; stai di merda lassù come quaggiù.
Abbi pazienza e se non ne hai fattela venire, ricorda che sei impulsiva e le persone impulsive fanno spesso cazzate; fai come Melanie Griffith in “Una donna in carriera” quando deve presentare il suo progetto e, mentre si dirige negli uffici di una grande azienda, sussurra: “Non fare cazzate… Non fare cazzate… Non fare cazzate…” Servirà a poco, che quando parte, la molecola dell’impulsività, è già troppo tardi, ma non si sa mai; è un po’ come contare fino a 10, tu conta, conta, conta e non smettere mai.
Ricorda che c’è sempre un’alternativa, perciò non essere rinunciataria.
Quando sei incazzata come un’ape e spacchi tutto, dopo non sentirti in colpa, quella reazione è la tua salvezza.
Infine, quando, dopo un nuovo tonfo, ripercorrerai per l’ennesima volta lo stretto cunicolo senza punti di riferimento, non sarai sola: porta la mano al cuore e accarezza la tua anima, la tua stella polare.