A Venezia il numero zero del Ca’ Foscari Short Film Festival
Ha avuto luogo a Venezia, dal 26 al 29 maggio 2011, la prima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo concorso italiano riservato ai cortometraggi, interamente organizzato da un’università; il rettore Carlo Carraro ha presentato alla stampa il numero zero dell’evento veneziano presso il teatro Santa Marta.
Segnalo questa importante rassegna di corti, pur se appena trascorsa, per la particolarità dell’evento, che è stato in collegamento con il Far East Film Festival di Udine – cui ho dedicato un post QUI – e con le Giornate del Cinema Muto di Pordenone.
All’interno del CFSFF c’è stato spazio non solo per le proiezioni dei corti in gara, provenienti da tutto il mondo, ma anche per lezioni, workshop, incontri con persone addette ai lavori, critici cinematografici, presentazioni di saggi, ecc. Il tutto impreziosito da un’ottima giuria internazionale, formata da Valerio Mastrandrea, Mario Handler e Theo Eshetu, i quali hanno potuto presentare i corti da loro diretti. Inoltre la direzione artistica di Roberto Silvestri ha avuto il valido supporto di docenti universitari e di professionisti del settore con esperienza internazionale, mentre il coordinamento del concorso è stato affidato alla professoressa Maria Roberta Novielli.
Trenta le opere, all’interno della sezione internazionale, in lizza per il premio finale, provenienti – e questa è la notizia più rilevante – dalle scuole di cinema, sia pubbliche che private, di diverse parti del pianeta, mentre un concorso a parte è stato riservato alle produzioni degli istituti medi superiori della Regione Veneto.
La giuria che ha visionato i corti in concorso al fine di tirare fuori l’opera vincitrice era composta dalle e dagli studenti dell’università Ca’ Foscari. Sul sito ufficiale del concorso è possibile visionare il nutrito programma di questo numero zero, come ha definito la prima edizione del CFSFF il rettore Carlo Carraro.
Che Venezia fosse la capitale internazionale del cinema era evidente ma, da quest’anno in poi, grazie a questo evento universitario, il capoluogo veneto sarà anche una sede di prestigio, sempre a livello internazionale, “di sperimentazione di nuovi linguaggi e diffusione della cultura”, come si legge sul sito Nonsolocinema (http://www.nonsolocinema.com/CA-FOSCARI-SHORT-FILM-FESTIVAL-DAL_22657.html).
Da sottolineare il progetto Cinetreno, sorto dalla collaborazione fra il Nisi Masa, una rete europea di giovani cineasti e due case di produzione, MVMT e Mirumir. Il Cinetreno si ispira al Kinopoezd del regista sovietico Aleksandr Medvedkin il quale, negli anni ’30 del Novecento, girava l’Unione Sovietica su un treno dotato di un’attrezzatura cinematografica per divulgare la propaganda del regime totalitaristico di Stalin e che finì, invece, per far parlare molte popolazioni che vivevano in un territorio sterminato, il più delle volte dimenticate dal potere centrale. Grazie a questo progetto, nel biennio 2008/2010, alcuni filmaker hanno svolto gli stessi percorsi di Medvedkin per aggiornare i dati in nostro possesso sulle repubbliche ex sovietiche.
Le persone interessate a partecipare alla seconda edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival sono avvertite. Fra meno di un anno uscirà un altro bando che darà la possibilità a molte autrici e a molti autori di distinguersi nella nuova, efficace arte dei corti inediti.