Αμνησία
– Che giorno è oggi?
– Giovedì.
– No, oggi è mercoledì, me lo ricordo bene perché ieri ho pagato l’affitto.
– No, l’affitto lo hai pagato lunedì.
– Ma figurati! Vuoi che non me ne ricordi? Ho pure preso la sabbietta per il gatto e a cena abbiamo mangiato… che abbiamo mangiato a cena?
– No, la sabbietta l’ho presa io martedì e ieri abbiamo ordinato la pizza.
– Ma allora quando ho annaffiato le piante?
– Quel giorno che odii con tutta te stessa e che fai di tutto per dimenticare. Non lo vuoi neppure nominare. Lo rimuovi. Otto lettere che ti fanno paura e a volte ti terrorizzano. Vorrei essere nella tua testa per vedere cosa cazzo ti hanno fatto durante l’infanzia.
– Ma no, dai, ci sto lavorando con la psicologa, è dura, ma stanno uscendo fuori tante di quelle porcherie. È come se stessi schiacciando un foruncolo gonfio di pus. Solo che… ho paura, cosa mi sta succedendo? Io non ero così.
– E se ti dico che è l’età ti incazzi.
– Scusa, ma ti pare normale, durante una conversazione, fermarsi a metà di una frase perché non si trova una parola e attendere anche 5’’ prima che venga in mente? Hai idea di quanti siano 5’’ quando si parla? E magari lo si sta facendo in pubblico. Non so cosa fare… aiutami, non sono più quella di prima, ho paura e non m’interessa se la risonanza magnetica è negativa, io sto male. Che giorno è oggi?
– Giovedì.
– No, oggi è mercoledì, me lo ricordo bene perché ieri ho pagato l’affitto.
– No, l’affitto lo hai pagato lunedì.